L’incantesimo del Lago è uno dei film d’animazione più ammirati, spesso scambiato per un Classico Disney… Ma perché molte persone hanno questa convinzione? Cosa li spinge a credere che Odette sia una Principessa Disney? Analizziamolo insieme!
Dovete prima di tutto sapere, che Disney nel 1992, su consiglio del regista Richard Rich, aveva preso in considerazione l’idea di questo film d’animazione e avevano cominciato a lavorarci. L’idea venne poi abbandonata a causa di un accordo non raggiunto.
La lavorazione de L’Incantesimo del Lago ha richiesto più di quattro anni, dato che hanno deciso di utilizzare il tradizionale metodo di animazione con le cels dipinte a mano. Metodo molto utilizzato dalla Disney, ne avevamo già parlato con La Sirenetta. Ispirato al balletto di Pëtr Il’ič Čajkovskij Il lago dei cigni, racconta l’amore fra i giovani futuri sovrani Derek e Odette.
Il film si apre con una sequenza cantata bellissima: il Re Guglielmo e la Regina Uberta desiderano che i rispettivi figli convolino un giorno a giuste nozze, in quanto vorrebbero unificare i loro Regni confinanti. Così obbligano i ragazzi a passare insieme le estati. Ma i due non vanno molto d’accordo:
“Già da piccoli ci han detto, chi dovremo noi sposar. Quanti estati ho maledetto!
Mi hanno spinto tra le braccia sue! Quanti segni sulle braccia mie!
C’è meglio, Odette non fa per me! Immaturo è!”
Ma raggiunta la maggiore età si accorgono di provare dei sentimenti:
“Lui mi sorride il cuore mio si ferma, non ho più dubbi e io lo so perché…
Un anatroccolo un po’ brutto era, ma c’è un bel cigno qui davanti a me!
Felice di esser qui. Adesso io lo so…
E’ te che sognavo amor!”
Ed è proprio in quel momento che Derek afferma di volere la bionda Principessa per la sua bellezza, e quando lei le chiede “Ma che altro? E’ solo la bellezza che conta per te?” lui controbatte con “Che altro c’è?”.
Odette si sente delusa e si allontana. E’ una donna forte, determinata e vuole che il suo uomo vada oltre il suo aspetto fisico, che la ami per quello che è e non per come appare. Una comportamento che avevamo già visto in Jasmine della Disney “Non sono un trofeo da vincere”, ma che in questo film è ancora più schietto e trasparente. Odette non cede nemmeno alle proposte di Rothbart, il potente stregone che la rapisce e che le lancia un incantesimo per tentare di tenerla sotto il suo controllo. Quando la luce della Luna lascia il lago, la Principessa si trasforma in un cigno e se vuole riassumere sembianze umane, la notte dopo, dovrà essere di nuovo lì per non morire. Per spezzare questo incantesimo, l’uomo che l’ama dovrà giurarle amore eterno, provandolo al mondo intero.
D’altra parte Derek, all’inizio molto superficiale, si rende conto di aver sbagliato, ma non sa come esternare tutti i suoi veri sentimenti per Odette. Come ogni Principe che si rispetti, è coraggioso ed intraprendete. Si allena e si arrovella la mente per ritrovare e salvare la sua amata. Combatte con tutte le sue forze, anche al costo della vita, per sconfiggere un nemico che “Non è quello che sembra”.
Infatti Rothbart ha il potere di trasformarsi in un’enorme e spaventosa creatura, ibrido dal corpo di pipistrello, la testa di lupo e le zampe posteriori d’aquila. Lotterà fino all’ultimo per raggiungere i suoi scopi: governare sul regno del padre di Odette.
E così che la pellicola va avanti:
Ci sono canzoni coinvolgenti, orecchiabili ma che legano molto bene la trama. Gag e personaggi divertenti accompagnano tutto film: indimenticabili quelle della Regina Uberta con il Ciambellano di corte; il simpaticissimo Jean-Bob, il ranocchio convinto di diventare un Principe al bacio di una fanciulla, preso in giro dai suoi amici Puffin (una pulcinella di mare) e Freccia (una tartaruga); il fifone Bromley, miglior amico di infanzia di Derek che lo aiuterà a sciogliere il mistero sul “Grande Animale”; e il frizzantissimo Rogers, mentore e istruttore del Principe. Non mancano le rivelazioni e i momenti romantici che culminano con il lieto fine, in cui Derek e Odette ovviamente si sposano.
Oltre la trama, anche lo stile richiama in modo fortissimo l’ideale Disney. Vi siete mai chiesti il perché? Scopriamolo!
Come abbiamo visto per Anastasia, non è un caso che molti fans poco informati credano che sia una produzione Disney. Infatti Richard Rich, il regista, ha iniziato la sua carriera proprio ai Walt Disney Studios. Non ebbe purtroppo la possibilità di lavorare con il fondatore Walter Elias Disney, che era morto nel 1966, ma lavorò fianco a fianco con uno dei pionieri dell’animazione tradizionale: Don Bluth (il regista di Anastasia).
Dal 1973 in poi lavorò come aiuto regista al grande Classico Robin Hood, al cortometraggio Tigro e Winny Puh a tu per tu, al film in tecnica mista Elliott il drago invisibile, a Le avventure di Winnie the Pooh, a Le Avventure di Bianca e Bernie ed infine curò i testi delle canzoni nel cortometraggio natalizio L’Asinello. Fece il suo debutto alla regia nel 1981 con Red & Toby – Nemiciamici e proseguì nel 1985 con Taron e La Pentola Magica, pazzesco flop all’epoca. Fu il più giovane regista nella storia della Disney, ma non è mai stato un animatore. L’anno dopo decise di lasciare la Disney e di aprirsi uno studio tutto suo, il Rich Animation Studios.
Dopo alcuni corti animati, il suo primo lungometraggio (e il più famoso) fu proprio L’incantesimo del Lago nel 1994. Anch’esso flop clamoroso in quegli anni, ma che ha avuto ben due sequel: L’incantesimo del lago 2 – Il segreto del castello (1997), L’incantesimo del lago 3 – Lo scrigno magico (1998). Il primo ebbe una distribuzione limitata al cinema, mentre il secondo uscì direttamente in home-video.
Con la distribuzione del lungometraggio Il Re ed Io, lo studio andò in bancarotta e fu acquisito dalla Crest Animation Studios formando il RichCrest Animation Studios. Nel 2007 lo studio cambiò di nuovo nome in Crest Animation Productions, e si riorganizzò per la produzione di film cinematografici e direct-to-video in animazione al computer. Rich in seguito è tornato alla regia di altri due sequel direct-to-video: L’incantesimo del Lago: Un Magico Natale e L’incantesimo del lago: Storia di una famiglia reale per il ventesimo anniversario del primo film. Niente a che vedere con i primi tre: pessime trame, pessima qualità e orribile CGI.
Ecco perché i primi 3 film dedicati a L’Incantesimo del Lago (ma il primo in particolare) incarnano quasi perfettamente lo standard Disney. Richard Rich, che aveva arricchito il suo bagaglio personale proprio agli studi più famosi dell’animazione, ha usato per il suo film gli stessi stratagemmi. L’Incantesimo del Lago ci ha fatto sognare e vive nei nostri ricordi al pari di un Classico Disney.