Dopo il primo capitolo, con Guardiani della Galassia vol. 2,
il Marvel Cinematic Universe fa (di nuovo) centro.
Strano, vero?
Guardiani della Galassia vol. 2 riprende esattamente le linee del primo film “Guardiani della Galassia“, senza lasciare niente al caso.Approfondisce i personaggi, le loro storie e i rapporti che si creano tra di loro, portandoci a comprenderli, e quindi ad amarli sempre di più! Il tutto accompagnato da una colonna sonora stellare!
A solo un giorno di distanza dall’uscita del prossimo film Marvel, le aspettative sono alle stelle.
Il primo capitolo ha riscosso davvero un grande successo: anche fuori dai confini del mondo “Avengers” ampiamente conosciuto ed amato dai ‘più’, i Guardiani si inseriscono nello stesso universo, ma a milioni di galassie di distanza. E piacciono enormemente. Piacciono perché sono unconventional e originali, nati dall’accostamento di personaggi che sembrano non avere nulla in comune. Hanno uno stile fuori dal comune, un dinamismo, una forza elettrica e magnetica fuori dal normale.
E ora, a differenza del primo capitolo, che lasciava i non-lettori di fumetti relativamente curiosi, ma non ansiosi di vederlo, ora dai Guardiani ci si aspetta davvero tanto. Perché? Perché nel primo film abbiamo imparato a conoscerli lentamente, e non totalmente, visto che molti aspetti delle vite dei singoli personaggi sono stati nascosti o poco approfonditi.
Adesso vogliamo sapere tutto su di loro.
“Chi è il padre di Quill, da dove viene, chi sono i creatori di Rocket, perché l’hanno creato, come si sono conosciuti Rocket e Groot, chi era la moglie di Drax, che rapporto c’era e c’è tra Gamora e Nebula” sono solo alcuni degli interrogativi che molti di voi si saranno posti subito dopo aver finito di vedere “Guardiani della Galassia”. Eh sì, perché l’inizio in medias res del primo film lascia spazio a grandi domande e curiosità, che forse, e dico forse, verranno finalmente svelati in questo secondo capitolo.
La trama: due parole senza spoiler
(in caso voleste tenervi tutto-tutto-tutto segreto e ‘da scoprire al cinema’, vi consiglio comunque di non leggerla)
E qui, per non toccare in alcun modo alcun dettaglio che possa essere definito ‘spoiler’, c’è ben poco da dire. Da ciò che si è capito dai primi Teaser e dal consecutivo Trailer ufficiale, in questo film sapremo finalmente chi è il padre di Quill e perché lo abbia abbandonato sulla Terra da solo. Incontreremo nuovi personaggi, come la “bruttissima” Mantis, il popolo dei Sovereign, nuovi membri dell’esercito dei Ravagers, di cui fa parte anche Yondu Udonta (ve lo ricordate, sì?). Esatto, è il tizio strano con la faccia blu che comanda una ‘freccia volante’ col fischio, ed è proprio colui ha cresciuto e in qualche modo sottratto al padre il nostro Star-Lord.
Ora che un certo Ego è venuto a conoscenza di questo terrestre super-dotato (credo in tutti i sensi) che è riuscito addirittura a tenere in mano una delle gemme dell’infinito senza morire e che porta addirittura il suo stesso cognome (guarda un po’), non ha esitato a raggiungerlo. Ed è così che Starl-Lord incontra finalmente il padre.
.. o forse no?
(Attenzione: questa piccola parte forse può contenere informazioni fastidiose. Se preferite evitarle, saltate al paragrafo successivo.)
Da qui per Peter le cose si complicano: continuare la sua ‘missione universale’ al fianco dei Guardiani della Galassia, o ritirarsi in pace, una volta ritrovato il padre? Ed è a questo punto che entra in gioco il concetto di “famiglia”: che cos’è, alla fine, una famiglia? Qualcuno (a noi sicuramente noto) diceva che “Ohana significa famiglia, e famiglia significa che nessuno viene abbandonato o dimenticato. Già”.
E sarà questa una scoperta molto importante per i Guardiani, che designerà il loro futuro.
Futuro? Sì!
Perché una certa-qual-scritta di nostra conoscenza, come già nel primo film, ci dice, dopo i titoli di coda che “I Guardiani della Galassia ritorneranno.” (Ancora!) Sì!
Il cast: ritorni stellari…
Fortunatamente, come abbiamo già visto nei vari Trailer, il cast e i relativi doppiatori si confermano, dando continuità alla storia e mantenendo stretto il contatto con i personaggi che già abbiamo imparato ad amare.
- Peter Quill/Star-Lord, interpretato da Chris Pratt:
Il leader dei Guardiani, rapito dalla Terra da bambino e cresciuto da un gruppo di pirati spaziali noti come Ravagers. Parlando del personaggio, Chris ha dichiarato: “Adesso è famoso nella galassia per aver salvato così tante vite… Sente di far parte di questo gruppo, di essere un leader del gruppo. È un po’ più responsabile e sta cercando di restare fuori dai guai, ma non necessariamente nel migliore dei modi.” - Gamora, interpretata da Zoe Saldana:
Un’orfana aliena, cresciuta da Thanos per essere un’assassina letale; è in cerca di redenzione per i suoi crimini passati. Zoe ha descritto il suo personaggio come “la voce della ragione” del gruppo, aggiungendo che in questo film, diventa ancora più “meticolosa, dettagliata e professionala”. - Drax, interpretato da Dave Bautista:
Un guerriero assetato di vendetta contro Thanos per la morte della sua famiglia. Dave ha dichiarato di non aver voluto leggere le prime bozze della sceneggiatura e di non aver chiesto informazioni sulla storia. Ha aspettato la versione finale della sceneggiatura, in modo da poterne essere sorpreso e non “perderne la magia”. Bautista ha spiegato che Drax “sembra questo grosso e rozzo bruto ma c’è un senso di innocenza e di dolore in lui”. - Rocket, doppiato in lingua originale da Bradley Cooper:
Un procione geneticamente modificato, esperto nell’uso delle armi e in tattiche di guerra. Gunn ha spiegato che nel film Rocket cerca di “accettare il suo posto all’interno del gruppo, cosa che probabilmente è sembrata una buona idea per due secondi, quando erano impegnati a salvare il pianeta [nel primo film]” - Yondu Udonta, interpretato da Michale Rooker:
Leader dei Ravagers. Su di lui non aggiungo nulla di ulteriore. Scopritelo nel film! - Nebula, interpretata da Karen Gillan:
Figlia adottiva di Thanos, cresciuta insieme a Gamora. Parlando del loro rapporto, Gillan ha spiegato che nel film “verrà approfondita la loro storia, quanto sia stato difficile per loro ciò che è successo, e come Thanos abbia rovinato il loro rapporto.
…e aggiunte coi fiocchi!
- Baby Groot, costruito in CGI e interpretato da Vin Diesel nella versione originale:
Un albero umanoide, molto amico di Rocket, forse il più amato già dal primo film. Poiché ora è di dimensioni più ridotte, il produttore esecutivo Jonathan Schwartz ha affermato: “Non possiede la saggezza e l’esperienza di quel Groot. È un Groot più giovane e indisciplinato”. Non è baby solo nelle dimensioni: come un bambino, è simpatico e un po’ dispettoso, deve essere sempre al centro dell’attenzione, e necessita di essere seguito e accudito. Il film indagherà se sia “lo stesso Groot, solo più piccolo, o un Groot diverso nato dal seme del primo Groot”. Parlando dei ricordi di Groot, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha spiegato: “Si ricorda tutto. Mentalmente non è un bambino, è sempre Groot”. Tuttavia, James Gunn ha in seguito precisato che in questo film, Baby Groot non ha alcun ricordo del Groot adulto. (e ve ne accorgerete!) - Ego, interpretato da Kurt Russell:
Il padre di Peter. Anche su di lui non aggiungo altro. Scopritelo nel film! - Mantis, interpretata da Pom Klementieff:
Un’aliena dotata di poteri empatici, cresciuta da Ego. Pom ha descritto Mantis come un personaggio “molto solo, che sta per conto suo. Per lei è un’esperienza inedita incontrare nuove persone, scoprire nuove cose e nuove emozioni.. un po’ come una bambina curiosa!”
La recensione: perché andare a vederlo
Il perno di questo nuovo film, come avrete avuto modo di capire, è il rapporto padre-figlio e il significato di ‘famiglia’. Nel primo film, i Guardiani si sono come incontrati per caso. Sempre per caso hanno scelto un cammino da ‘eroi autoproclamati’. Nel secondo film, ognuno di loro, Peter in primis, si trova di fronte a un bivio. Pensare a se stesso, al proprio ego (uh-uh, scusate il gioco di parole) o alla propria famiglia? (Dove vedremo cosa si intenda esattamente per “famiglia”). E arriveranno tutti alla stessa conclusione?
L’intesa tra i Guardiani, che per alcuni aspetti supera anche quella che unisce gli Avengers, nasce dal loro essere soli. Ognuno di loro si è ritrovato solo nell’immenso universo dopo aver detto ‘addio’ alla realtà (pessima) in cui viveva: Gamora scappata da Thanos, Peter da Yondu, Drax abbandonato moglie e figlia dopo la loro morte, Groot e Rocket erranti alla ricerca di taglie, costretti a una vita da fuggitivi. Questo loro essere soli e indipendenti li ha resi molto forti, dalla ‘dura’ corazza, ma non per questo meno bisognosi È quel “non detto” a cui allude Quill, che non si riferisce strettamente a Gamora, ma può essere esteso a tutto il gruppo: forse non hanno il coraggio di dirselo, ma si vogliono bene. Questo è il loro vero super-potere.
Per necessità, a un certo punto della storia, il gruppo si divide. I dialoghi diventano più prolissi e impegnativi rispetto al primo film. In alcuni punti, il ‘brio’ caratteristico dei Guardiani si spegne leggermente per lasciare spazio a riflessioni più serie, senza, tuttavia, mai cadere nel noioso o nel banale. Il ritmo della narrazione ne risente. Non è sempre veloce, sprizzante ed energico, ma rallenta, senza, però, mai fermarsi. Infatti, anche le scene più ‘serie’ ed impegnative, in un modo o nell’altro vengono sempre ‘smorzate’ da una battuta che fa scaturire, per forza, un sorriso.
Quando poi la squadra si riunisce, le dinamiche veloci ed elettriche del primo film tornano a farsi sentire. L’energia dei Guardiani sprizza in tutta la sala. È come se la ‘magia’ venisse a funzionare solamente quando tutti i Guardiani sono riuniti.
Federico Guglielmo
Be’, speriamo che la Walt Disney Pictures, gli Walt Disney Animation Studios e la Marvel Studios realizzeranno un’altro film intitolato Topolino & Friends incontrano i Guardiani della Galassia.