Gelo nel Cuore è la Twisted Tale a tema Frozen,
e sarà disponibile in italiano a partire dal 1 Luglio.
E se Anna ed Elsa non si conoscessero? Questa è la domanda alla base del romanzo di Jen Calonita, la quale dà vita a una storia in cui Elsa e Anna non sono cresciute insieme.
Pubblicato lo scorso ottobre, questo libro sarà il prossimo ad essere tradotto in italiano da Giunti Editore, insieme a Parte del Tuo Mondo di Liz Braswell (che abbiamo già recensito QUI).
Ricordiamo che in italiano sono già disponibili Riflessi (la Twisted Tale dedicata a Mulan) e Un Mondo Nuovo (la Twisted Tale a tema Aladdin, che abbiamo recensito QUI). I volumi sono acquistabili su Amazon, sul sito della libreria Feltrinelli e sul sito di Giunti Editore.
In inglese, la Twisted Tale di Frozen ha due titoli: Conceal, Don’t Feel per l’edizione in copertina rigida e Let it Go per quella in copertina flessibile (le Twisted Tale in lingua originale hanno sempre un titolo che richiama una canzone del film). Non dovrebbe stupirci, dunque, che i traduttori italiani abbiano optato per il titolo Gelo nel Cuore, distaccandosi completamente dallo schema delle canzoni – che per la storia a tema Frozen si è rivelato un po’ dispersivo.
Cosa sono le Twisted Tale?
La collana “A Twisted Tale” rientra nel genere Young Adult, che ha come target i ragazzi dai 12 ai 18 anni (anche se il pubblico affezionato a questo genere è molto più vasto).
I temi di questo genere letterario – e delle Twisted Tale – rispecchiano ciò che sta a cuore al target “ufficiale”: il conflitto generazionale, il primo amore, l’amicizia. Non di rado gli autori scelgono un’ambientazione fantasy per lo Young Adult, poiché il fantasy comporta una rappresentazione più ricca e più creativa del mondo reale, con una simbologia e dei messaggi stratificati. Lo stile è molto semplice e predilige i dialoghi e le frasi molto corte.
Le Twisted Tale si basano tutte su una domanda: “E se…?” (“What if?“). Sono storie che raccontano come si sarebbe svolta una storia Disney se fosse cambiato un piccolo particolare. E sono proprio queste storie a insegnare che basta veramente poco per stravolgere una trama – in senso positivo.
Celare, domare…
Anna è una ragazza solare ed estroversa che vive ad Harmon, un villaggio di montagna non molto lontano da Arendelle. A soli quindici anni, Anna aiuta i genitori adottivi a gestire la loro pasticceria. Pur essendo felice della vita che conduce, lei sa di essere destinata a qualcosa di più grande: una volta raggiunta la maggiore età, vorrebbe trasferirsi ad Arendelle e aprire una pasticceria tutta sua. Non riesce a spiegarsi il perché, ma sente che Arendelle è la sua vera casa (pur non essendoci mai stata).
Elsa, invece, è una ragazza cresciuta troppo in fretta. Il suo dovere di futura regina l’ha assorbita fin da piccola, costringendola a controllare le proprie emozioni. Anche se non lo dice ad alta voce, soffre molto la solitudine, non avendo amici né fratelli con cui passare il tempo e confidarsi.
All’età di diciotto anni, Elsa resta orfana: la nave su cui viaggiavano i sovrani di Arendelle è andata dispersa. Una volta appresa la notizia, nella principessa si risvegliano emozioni fortissime, che erano rimaste sopite troppo a lungo: il gelo avvolge la sua stanza. E mentre continua a chiedersi perché, la ragazza scopre di essere in grado di generare il ghiaccio e la neve.
Riusciranno le due sorelle ad incontrarsi? Perché non sanno niente l’una dell’altra? Che cosa le tiene separate?
Lo scopriremo soltanto lasciandoci trasportare da questa storia, pagina dopo pagina!
All’alba sorgerò
Gelo nel Cuore è un libro che sembra, all’inizio, molto prevedibile, ma non lo è. Soltanto verso la fine del libro, infatti, scopriremo ciò che rende davvero diverso il film di Frozen dalla sua Twisted Tale. Questo romanzo si propone come una valida alternativa al lungometraggio, rispettandone lo spirito.
Alcune parti di Gelo nel Cuore sono identiche alle scene del film d’animazione, sebbene il contesto sia molto diverso. Questo elemento scalderà il cuore a chi ha sempre amato Frozen, facendogli ripercorrere le scene più belle; e farà riscoprire l’amore per la storia di Elsa e Anna a chi, col passare del tempo, non ha più voluto sentir parlare delle due principesse Disney.
Inoltre, c’è una citazione molto carina alla Regina delle Nevi di Andersen: due servi del castello si chiamano Kai e Gerda, come i protagonisti della storia originale.
Il carattere dei personaggi è stato sviluppato in modo molto coerente con i film. Grazie a questo libro (che permette un’evoluzione dei personaggi più dettagliata rispetto a un film di novanta minuti), avremo modo di empatizzare di più con loro. In particolare, nutriremo compassione per il Re e la Regina, costretti a vivere lontano da Anna, sempre con il cuore diviso in due.
Leggere la vita di Anna con i suoi genitori adottivi riempie il cuore di gioia, specialmente nei momenti in cui lei, in preda all’entusiasmo, decide di fare qualcosa di nuovo. Avrete voglia di essere lì con lei, di gioire con lei, di confortarla, di aiutarla. Vi innamorerete della sua delicatezza e della sua discrezione. Se già ammirate questa principessa, con questo libro la apprezzerete ancora di più, e se vi è indifferente, la rivaluterete.
Lo stesso vale per Elsa: avremo modo di capirla, di sostenerla, di giustificarla. Perché per tutta la vita ha dovuto essere forte da sola, ha nascosto le sue vere emozioni e si è data colpe che, in realtà, non aveva.
Ci avvicineremo di più anche a Kristoff, un ragazzo solitario e un po’ scontroso che si rivela insicuro, sensibile e dolcissimo. Scopriremo com’è nato il suo amore per il ghiaccio e faremo il tifo, ancora una volta, per lui ed Anna.
Infine, Hans e il duca di Weselton (che Elsa, in modo scherzoso, tra sé e sé chiama Weaseltown, “città delle donnole”) ci appariranno ancora più detestabili. La loro ambizione li porterà a compiere atti sconsiderati e terribili, rendendoli dei villain degni di nota.
I temi
Grossomodo, i temi di Gelo nel Cuore sono gli stessi di Frozen, nonché del genere Young Adult. Gli argomenti affrontati nel libro sono: l’amore tra sorelle, più potente di qualunque altra cosa al mondo; l’amore dei genitori, quelli che ci generano e quelli che ci crescono; il sacrificio per amore, compiuto da diversi personaggi.
Ma se c’è un tema che il romanzo ha trattato con particolare cura, è quello della diversità.
Elsa scopre, a diciotto anni, di avere dei poteri magici: Elsa è diversa da tutti gli altri. Alcuni, come lei, considerano questi poteri una maledizione, un flagello, qualcosa di pericoloso. Altri, invece, li considerano un dono. Elsa imparerà a domare i suoi poteri soltanto quando li considererà come un dono, come qualcosa che può servire a fare del bene, e non come una maledizione o una punizione.
La diversità è parte di ognuno di noi, ed è un dono. A volte, però, l’ignoranza e la paura ci spingono a considerarla come qualcosa di negativo. Oltrepassando la spessa barriera dei pregiudizi, scopriremo di avere tutti, a modo nostro, dei “poteri magici”.
Ciò che rende magnifico Gelo nel Cuore è la semplicità con cui l’autrice spiega concetti complessi. Paradossalmente, questa storia trasmette un calore che troveremo a gran fatica in altri libri.
La storia è composta da frasi corte e un lessico semplice; perciò, se non volete aspettare che il libro esca in italiano, potreste provare a cimentarvi nella lettura del romanzo in lingua originale. Il livello di competenza nella lingua inglese per capire il libro senza troppi problemi corrisponde a un B1-B2 del QCER.