As Old As Time di Liz Braswell, edito da Disney Publishing Worldwide nel 2016, è un romanzo che fa scoprire (e riscoprire) l’amore per il genere Young Adult.
Avete presente quei libri che programmiamo di leggere pur pensando che non saranno granché, ma da cui non riusciamo staccare gli occhi quando li apriamo?
Ecco, As Old As Time fa proprio questo effetto: benché non voglia presentarsi come un capolavoro, ogni sua pagina esige di essere divorata. È un romanzo divertente, ricco d’azione e di messaggi concreti che vengono comunicati tramite metafore semplici e acute. Questo racconto non toglie nulla ai colossi del suo genere (come ad esempio la saga di Harry Potter), e non è aggressivo nei confronti dei personaggi e delle questioni “tecniche” della storia: il carattere di ciascuno viene rispettato e reso più tridimensionale, i dettagli apparentemente misteriosi del classico, spiegati.
Ma procediamo con ordine.
È una storia, sai…
Francia, XVIII secolo circa. Maurice è un inventore un po’ eccentrico e pieno di amici. I suoi compagni di vita si chiamano Alaric e Frédéric. Maurice e Alaric sono due naturels, vale a dire che non hanno poteri magici né caratteristiche fisiche che ricordino altre creature (come la coda di un lupo o la lingua biforcuta). Frédéric, invece, è uno charmante [la e finale in francese denota il femminile, ma il libro la riporta anche per definire le creature magiche di genere maschile, ndr]: ha la capacità di prevedere il futuro. Ciononostante, non sa che farsene dei suoi poteri, e sceglie di dedicarsi alla medicina.
Prima del loro solito incontro serale al pub, Maurice incrocia una donna bellissima, dai capelli dorati e gli occhi verdi; un’impetuosa charmante che, aggredita verbalmente da un passante, trasforma il suo naso in un muso di porco. Lui resta talmente impressionato dalla velocità del gesto che ai suoi amici parla solo di lei. Presto scopre che la charmante si chiama Rosalind, e che è una fata molto potente.
Maurice e Rosalind si conoscono meglio e, dopo una serie di peripezie che coinvolgono gli charmantes e l’inizio della loro persecuzione, si sposano. Lei insiste affinché la levatrice di sua madre, Vashti, assista al parto, ma sembra essere sparita dal villaggio. Monsieur Lévi, il libraio charmante che renderà più sopportabile la monotona vita di Belle, la aiuta nella ricerca finché, grazie a uno specchio magico, i due scoprono che Vashti è sparita. Sicuramente morta, ma non si sa come.
Nasce Belle, una piccola e graziosa naturel [seguendo la grammatica francese, si dovrebbe scrivere naturelle, ma il libro riporta questo nome sempre al maschile, anche quando si parla di donne, ndr]. Al suo battesimo Frédéric mette in guardia i pochi charmantes che non sono ancora morti o fuggiti: Rosalind deve andarsene, altrimenti Belle e Maurice perderanno… tutto.
A corte nasce un bambino, il primogenito del re e della regina. Poiché le condizioni del mondo magico peggiorano a vista d’occhio, la fata si reca al castello per pronunciare una benedizione sul futuro re; ma trovandola una pratica desueta, i sovrani rifiutano il gesto e si dimostrano pessimi ascoltatori. Costretta a venire al punto, Rosalind si pronuncia sugli charmantes. Loro la allontanano con “l’invito” a non presentarsi più al castello.
Nel frattempo, un’epidemia di peste (caratterizzata perlopiù da una febbre esageratamente alta) imperversa nella città, e gli charmantes vengono massacrati perché sono considerati gli untori di questa malattia. In altre parole, i problemi aumentano. Maurice, Rosalind e Belle si vedono costretti a lasciare illegalmente il regno per trasferirsi in un piccolo villaggio vicino, abitato da gente ignorante ma tranquilla… e da Monsieur Lévi, il padrino della bambina.
Il re e la regina si ammalano di peste e chiedono aiuto a Rosalind per guarire. I medici e i preti che sono stati segregati a corte si sono ammalati a loro volta, e pian piano stanno morendo tutti. Lei, assetata di vendetta, ignora la loro richiesta di aiuto, ma fa in modo che i bambini e i servi non vengano contagiati. La settimana successiva il principe, che ha circa dieci anni, diventa orfano.
Il lutto viene osservato per un anno, dopodiché viene stabilita una data per l’incoronazione del nuovo sovrano. Per assicurarsi che non sia egoista come i suoi genitori e che garantisca un periodo di pace a tutti gli charmantes che non sono ancora fuggiti, Rosalind si traveste da vecchia mendicante e decide di mettere alla prova il principe con una rosa e l’incantesimo che tutti conosciamo.
Ma qualcosa va storto, e la fata non fa più ritorno nel piccolo, ignaro villaggio. Belle e Maurice dimenticano tutto: il suo aspetto, i momenti trascorsi con lei, l’esistenza degli charmantes, il regno in cui hanno vissuto per un anno prima di andar via. Il castello, i suoi abitanti e i territori limitrofi vengono dimenticati.
E qui ha inizio la storia: tutto qui, è un bel paesino… o almeno, in parte. Che fine ha fatto la madre di Belle? E il marito di Mrs Bric? Perché Chicco non è cresciuto? E perché il ritratto lacerato della Bestia raffigura un uomo adulto?
Questo libro risponde alle nostre domande pagina dopo pagina, sbobinando la fiaba che tutti conosciamo in alcuni punti e cambiandola totalmente in altri, finale compreso. In questo modo, si crea un racconto a sé stante, che dona a Belle le avventure che ha sempre sognato e a noi la possibilità di considerare più reali tutti i personaggi che abbiamo sempre amato.
Quello che accade è una grande novità
Come è stato precedentemente affermato, questo romanzo dà più spazio a tutti i personaggi del classico Disney. Molti potrebbero dire che è normale che sia così, poiché in un film di 90 minuti non si possono caratterizzare a 360 gradi così tanti personaggi, mentre in un libro di circa 500 pagine diventa più semplice approfondirne la psicologia. È verissimo, ma non scontato.
Questo libro Young Adult (ovvero il genere letterario con un target della fascia di età 12-18 anni), che appartiene al ramo delle fan fiction, avrebbe anche potuto contenere una storia non originale scritta molto male. Fortunatamente, non è questo il caso. Certo, lo stile è molto semplice e le frasi sono molto corte, ma ricordiamoci che questa collana di romanzi che si chiede “cosa sarebbe successo se…?” (A Twisted Tale) è stata pensata principalmente per un pubblico adolescente. E si vede, perché i temi trattati sono tipici del genere letterario in questione: il conflitto generazionale, l’amore, la passione, le prime esperienze positive e negative.
C’è un momento in cui Belle pensa al suo primo ciclo mestruale: è così insolito da parte di una principessa Disney che ho passato diversi minuti a rileggere quella frase e a ridere, sebbene la scena in cui questo pensiero viene inserito fosse tutt’altro che divertente.
Belle è sempre stata la principessa intelligente e colta. Questa storia ci spiega che esistono diversi tipi di intelligenza, e che lei non solo li possiede, li sa anche sfruttare al meglio. Infatti, verso la metà, il romanzo diventa un vero e proprio giallo, il cui protagonista è un mistero che lei dovrà risolvere grazie alle sue “celluline grigie” (per citare un altro investigatore francofono) e all’aiuto di un dottor Watson peloso dal fiuto eccezionale. Eppure, in questa avventura Belle capirà che l’intelligenza non è tutto: in alcune situazioni bisognerà pensare come la Bestia, ovvero non pensare affatto. Per non parlare dell’ironia, che la salverà da numerosi momenti spiacevoli e le darà ulteriore spessore.
La Bestia è un personaggio che permette al lettore di essere (o di diventare) empatico: aveva solo undici anni quando è stato punito dalla maledizione, e ogni undicenne è cattivo e prepotente… ammesso che, a undici anni, si possa davvero parlare di cattiveria. L’autrice ci ricorda sempre che i suoi occhi azzurri, che risaltano per via del contrasto con il pelo bruno, sono l’unico tratto umano che sia rimasto in lui, perlomeno esteriormente. Inoltre, Belle gli insegnerà presto ad abbassare la testa, a chiedere scusa e a non dare per scontato ciò che lo circonda.
Grazie alle avventure che si susseguono, questo duo diventa una coppia perfettamente equilibrata: in un modo o nell’altro, si salvano a vicenda, e più di una volta.
Ci sono alcuni momenti, non presenti nel classico o nel live action, che ci permettono di guardare con occhi nuovi i personaggi di Mrs Bric, Lumière e Tockins. Come nel live action, i servi, il castello, il regno e il principe sono stati dimenticati, e ogni giorno chi vi abita si fa sempre meno umano, Bestia compresa: se non spezza l’incantesimo, rischia di perdere il suo cuore e il suo raziocinio per sempre.
Questo racconto, dunque, arricchisce i personaggi del classico e li rispetta come ha fatto il live action, pur restando indipendente da entrambe le versioni.
I libri Young Adult hanno la particolarità di interessare anche le persone considerate “fuori target”: infatti, anche gli adulti rimangono soddisfatti grazie a temi più seri, universali, e che è necessario far conoscere ai giovani.
Li ritroviamo, per quanto riguarda questo romanzo, nelle metafore in chiave fantasy: il razzismo, l’immigrazione, il traffico di esseri umani, la persecuzione razziale. Nella vita reale non ci sono i naturels e gli charmantes, ma accadono le stesse cose che ritroviamo in questa storia. E stanno accadendo proprio a casa nostra: basti pensare a Rosalind, che accoglie a casa sua gli charmantes clandestini per poi condurli in altri posti dove nessuno li perseguiterà. È ciò che ha fatto il nostro Mimmo Lucano, arrestato per aver aiutato migliaia di richiedenti asilo.
Semplice magia che ti cambierà
Consiglio questo libro a chiunque abbia amato il classico Disney e il live action, ma ricordo che, per ora, la collana A Twisted Tale (che potete acquistare in lingua originale seguendo questo link) è ancora in fase di traduzione, e i primi due volumi che usciranno in italiano sono A Whole New World e Reflection (a cui probabilmente seguiranno Once Upon a Dream e As Old as Time). Lo stile è davvero semplice e le frasi sono molto corte, perciò chi possiede una discreta base della lingua (livelli B1-B2 del QCER) e non vuole aspettare l’edizione italiana, può cimentarsi nella lettura senza grossi problemi di lessico e concentrazione.
Certamente non è un capolavoro, non trattandosi di una storia con personaggi originali, ma se amate il fantasy, il genere Young Adult e i finali aperti, lo troverete interessante e piacevole. Ideale per chi cerca un po’ d’intrattenimento, ma anche degli spunti di riflessione sul mondo che ci circonda.
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